Riassunto:
Oriana Fallaci nasce a Firenze il 29 giugno 1929, in piena era fascista. È la prima di quattro sorelle, il padre era un antifascista ed ha passato il suo "pensiero politico" anche alla figlia, che ha preso parte nella resistenza con compiti di vedetta.
Fallaci ha iniziato giovanissima la sua carriera giornalistica, lavorando come inviato speciale ed in seguito come corrispondente di guerra: dal 1967 in Vietnam, poi nella guerra Indo-Pakistana, in Sud America, in Medio Oriente. Poi si è dedicata alle interviste a importanti personalità della politica, le analisi dei fatti principali della cronaca e dei temi contemporanei più rilevanti.
Ha scritto fin dagli esordi per il settimanale "L’Europeo" e in seguito per "Il Corriere della Sera".
Vasta la sua bibliografia. Il primo libro della Fallaci fu "I sette peccati di Hollywood" (1956), a cui seguì "Il sesso inutile" (1961). Sono poi apparsi "Penelope alla guerra" (1962), "Gli antipatici" (1963), "Se il sole muore" (1965), "Niente e così sia" (1969), reportage dalla guerra del Vietnam: un lungo diario di guerra fino alla rivolta degli studenti di Città del Messico per rispondere alla domanda di una bambina "La vita, cos’è?"
Negli ultimi anni la sua attenzione critica verso l’Islam contemporaneo ha destato interessi e reazioni contrapposte, comprese denunce alla magistratura, in Italia e all’estero. (vedi: frasi sul terrorismo)
Dopo il 2000 scopre di avere un cancro ai polmoni: lei era una forte fumatrice e, pur riconoscendo che potesse essere questa la causa della sua malattia, attribuì la maggior responsabilità del cancro all'aver respirato, in Kuwait, dove si trovava per seguire la guerra del golfo nel 1991, il fumo dei pozzi di petrolio fatti incendiare da Saddam Hussein.