L'estate, si potrebbe considerare la più bella stagione dell'anno, perché ci regala il sole, lo svago, le sere sotto le stelle e… il mare. Già, il mare, questa meravigliosa dimensione, dove ci si può immergere nelle sue acque, nuotare e trarne tanti benefici.
È vero che con l'ingresso dell'estate perdiamo la freschezza della primavera e, poi, subentra pure il caldo afoso che assieme alle zanzare sono il binomio perfetto per notti insonne, ma in compenso il cielo resta sempre limpido e la calura notturna permette anche di fare le ore piccole nell'insegna del divertimento e lunghe passeggiate rilassanti.
In questa pagina trovate una raccolta di poesie e filastrocche sull'estate, una stagione di caldo e relax. Tra i temi correlati si vedano le bellissime frasi sull'estate.
Le poesie e le filastrocche
(Estate - H. Hesse)Improvvisamente fu piena estate.
I campi verdi di grano, cresciuti e
riempiti nelle lunghe settimane di piogge,
cominciavano a imbiancarsi,
in ogni campo il papavero lampeggiava
col suo rosso smagliante.
La bianca e polverosa strada maestra era arroventata,
dai boschi diventati più scuri risuonava più spossato,
più greve e penetrante il richiamo del cuculo,
nei prati delle alture, sui loro flessibili steli,
si cullavano le margherite e le lupinelle,
la sabbia e le scabbiose, già tutte in pieno rigoglio
e nel febbrile, folle anelito della dissipazione
dell'approssimarsi della morte
perché a sera si sentiva qua e là nei villaggi il chiaro,
inesorabile avvertimento delle falci in azione.
(Ultimi Giorni d'Estate - H. Hesse)
Nonostante il caldo opprimente di questi giorni, sto molto fuori.
So fin troppo bene quanto questa bellezza sia effimera,
come rapidamente si accomiata ed io sono così bramoso,
così avido di questa bellezza dell'estate che declina!
Vorrei vedere tutto, toccare tutto, odorare e assaporare
tutto ciò che questo rigoglio estivo offre,
vorrei conservare tutto questo e tenermelo per l'inverno,
per i giorni e gli anni futuri, per la vecchiaia.
In giardino, sulla terrazza, sulla torretta sotto la meridiana,
ogni giorno sto seduto per ore, e con matita e penna,
con pennello e colori disegno accuratamente le ombre mattutine
sulla scala del giardino e le contorsioni dei grossi serpenti
del glicine e cerco di riprodurre le lontane, limpide tinte
delle montagne al crepuscolo, diafane come un sospiro
eppure fulgide come gioielli.
Quindi rientro in casa stanco, molto stanco,
e quando la sera metto i miei fogli nella cartella,
quasi mi dà tristezza vedere quanto poco del tutto
ho potuto segnare e fissare per me.
(L’Estate Sui Campi - Alfonso Gatto)
Splende a distesa il giorno
rosato alla pianura,
la tremula calura
richiama a lungo intorno
dall’alto il visibilio
dei passeri nel sole.
...Il grano trema e nere
si schiudono farfalle
all’afa azzurra; d’oro,
riversa a quel ristoro
di luce, nelle gialle
stoppie bisbiglia l’aria...
...Così morbido e solo
scorre sul fiume il verde
silenzio che alle valli
odoroso si perde.
Restano i campi gialli,
monotona campagna
dei grilli e della sera...
(Sera d'Estate - Georg Trakl)
E' sera.
Tace il lamento
del cuculo
nel bosco.
Piegano il capo
il frumento
e il papavero rosso.
Nereggia il temporale
sopra la collina.
L'antico canto
del grillo
si spegne
nel campo
(Notte d'Estate - F.Garcia Lorca)
L'acqua della fonte
suona il suo tamburo
d'argento.
Gli alberi
tèssono il vento
e i fiori lo tingono
di profumo.
Una ragnatela
immensa
fa della luna
una stella.
(Vento di Prima Estate - G.Caproni)
A quest'ora il sangue
del giorno infiamma ancora
la gota del prato,
e se si sono spente;
le risse e le sassaiole
chiassose,nel vento è vivo
un fiato di bocche accaldate
di bimbi,dopo sfrenate
rincorse.
(Giorno d'Estate - G.Camerana)
Il pioppo nell'azzurro
è un vivo tremolio grigio e argento;
fa in mezzo ai rami il vento
lento sussurro.
Per la marea dorata
delle messi,olmi e noci hanno sembianza
grave;la lontananza
splende infiammata.
Rosseggia il cascinale
fra pianta e pianta;il muricciol di creta
piove una larva quieta
dentro il canale.
Verranno le luccioline
stasera,or pieno è il prato di farfalle:
candide,glauche e gialle,
grandi e piccine.
(Temporale Estivo - Federigo Tozzi)
Le nuvole grigie e nere si urtano,
si pigiano spinte dal vento, nascondono
il sole, oscurano il cielo.
Ci son ancora, qua e là, lembi d'azzurro,
ma vanno facendosi sempre più piccoli,
sempre più radi.
Ecco un lampo: guizza, abbaglia,
sembra incendi il cielo.
Poi scoppia il tuono.
Un tonfo forte, un brontolio lungo.
I passeri si rifugiano
sotto i tegoli, le rondini volano basse,
senza stridi.
Cadono le prime gocce d'acqua, si fanno
fitte, sembrano grossi aghi lucenti.
Poi la pioggia scroscia impetuosa.
(D'Estate - G.Pascoli)
Le cavallette sole
sorridono in mezzo alla gramigna gialla.
I moscerini danzano al sole
trema uno stelo sotto una farfalla.
(Estate - A.Russo)
Un tuffo nel cielo d'estate.
L'uccello ritrova
la gioia perduta
tra i campi pieni di sole
e di chicchi di grano maturo.
Il bimbo
ora pensa a giocare.
E tempo di correre al mare.
(Estate - P.Neruda)
Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco.
E a sera
salgono mille stelle fresche
verso il cielo cupo.
Son lucciole vagabonde.
crepita senza bruciare
la notte dell'estate.
(Meriggio d'Estate - U.Saba)
Silenzio!Hanno chiuso le verdi
persiane delle case.
Non vogliono essere invase.
Troppe le fiamme
della tua gloria,o sole!
Bisbigliano appena
gli uccelli,poi tacciono,vinti
dal sonno. Sembrano estinti
gli uomini,tanto è ora pace
e silenzio... Quand'ecco da tutti
gli alberi un suono s'accorda,
un sibilo lungo che assorda,
che solo è così:le cicale.
(Oh Estate ! - P.Neruda)
Oh estate
abbondante,
carro
di mele
mature,
bocca
di fragola
in mezzo al verde,
labbra
di susina selvatica,
strade
di morbida polvere
sopra
la polvere,
mezzogiorno,
tamburo
di rame rosso,
e a sera
riposa
il fuoco,
la brezza
fa ballare
il trifoglio,entra
nell'officina deserta;
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita
senza bruciare
la notte
dell'estate.
(Il Mese di Giugno - G.Rodari)
Filastrocca del mese di giugno,
il contadino ha la falce in pugno:
mentre falcia l'erba e il grano
un temporale spia lontano.
Gli scolaretti sui banchi di scuola
hanno perso la parola:
apre il maestro le pagelle
e scrive i voti nelle caselle...
"Signor maestro,per cortesia,
non scriva quel quattro sulla mia:
Quel cinque,poi,non ce lo metta
sennò ci perdo la bicicletta:
se non mi boccia,glielo prometto,
le lascio fare qualche giretto".
(Casa In Contruzione - C.Pavese)
Coi canneti è scomparsa anche l'ombra.
Già il sole,di sghembo,
attraversa le arcate e si sfoga per i vuoti
che saranno finestre:Lavorano un po'i muratori,
fin che dura il mattino. Ogni tanto rimpiangono
quando qui ci frusciavano ancora le canne,
e un passante accaldato poteva gettarsi sull'erba.
I ragazzi cominciano a giungere a sole più alto.
Non lo temono il caldo. I pilastri isolati del cielo
sono un campo di gioco migliore che gli alberi
o la solita strada. I mattoni scoperti
si riempion d'azzurro,per quando le volte
saran chiuse,e ai ragazzi è una gioa vedersi dal fondo
sopra il capo i riquadri di cielo. Peccato il sereno,
che un rovescio di pioggia lassù da quei vuoti
piacerebbe ai ragazzi. Sarebbe un lavare la casa.
Dopo un po' i muratori si buttano all'ombra.
é il momento che il sole ha investito ogni cosa
e un mattone a toccarlo ci scotta le mani.
S'è già visto una biscia piombare fuggendo
nella pozza di calce: è il momento che il caldo
fa impazzire perfino le bestie. Si beve una volta
e si vedono le altre colline ogn'intorno,bruciare,
tremolare nel sole.
(Ho Sentito l'Odore - G.Vigolo)
Ho sentito l'odore della terra
dopo mesi di sole;
ho sentito l'odore della pioggia
vasta che scende dai monti
col turbine d'agosto come un fumo
e il giorno s'oscura;
ho sentito l'odore della terra
portato lontano dal vento
che era passato nei canneti
e dentro i boschi arati dall'uragano;
ho sentito l'odore delle radiche
che avidamente suggevano l'acqua
dal gonfio lievitato terreno.
(Estate - Anonimo Eschimese)
Oh calore estivo che spazza il paese!
Non un alito di vento,
non una nuvola.
E tra i monti
la renna pascola,
nell'orizzonte azzurro.
Oh estasi!
Oh gioia!
Mi siedo sulla terra singhiozzando.
(Estiva - V.Cardarelli)
Distesa estate ,
stagione dei densi climi
dei grandi mattini,
dell'albe senza rumore-
ci si risveglia come in un acquario-
dei giorni identici,astrali,
stagione la meno dolente
d'oscuramenti e di crisi,
felicità degli spazi,
nessuna promessa terrena
può dare pace al mio cuore
quanto la certezza di sole
che dal tuo cielo trabocca;
stagione estrema,che cadi,
prostrata in riposi enormi;
dai oro ai più vasti sogni,
stagione che porti la luce
a distendere il tempo
di là dai confini del giorno,
e sembri mettere a volte
nell'ordine che procede
qualche cadenza dell'indugio eterno.
(Sensazione - A.Rimbaud)
Le sere blu d'estate,andrò per i sentieri
graffiato dagli steli,sfiorando l'erba nuova:
ne sentirò freschezza,assorto nel mistero.
Farò che sulla testa scoperta il vento piova.
Io non avrò pensieri,tacendo nel profondo:
ma l'infinito amore l'anima mia avrà colmato,
e me ne andrò lontano,lontano e vagabondo,
guardando la Natura,come un innamorato.
(Paesaggio Estivo - A.Machado)
Lucertola sul muro....Fonte secca.
Cardo bruciato,cenere,
vetro affumato,
rosolaccio sullo stelo lanoso.....
Scorre una stella....
Il grillo canta occulto.
E l'arboreta mormora
una frase,una sola:Poi ritorna
a restarsi in silenzio.
Lucciola o brina?
Arrota la cicala
il silenzio....
Tra i fusti del giardino,percepiamo
verde anch'essa-la vipera.
(Paesaggio - D.Valeri)
Lungo la spiaggia di sabbia fine,
sull'orlo di un mare a pecorelle,
lento procede in triplice fila
un branchettino di paperelle.
Vanno di passo regolare
come un collegio di chierichini,
girano solo la testa,a beccare
pallidi insetti salterini.
Dietro c'è un mare che freme selvaggio,
sopra c'è un sole che avvampa in leone.
Restano,a traccia del lieve paesaggio,
tante crocette a fior del sabbione.
(Dies - O.Guerrini)
Il sole brucia implacabile,uguale,
le stoppie gialle del pian vaporoso,
L'azzurra volta del ciel luminoso
riflette in terra la fiamma estiva.
Non muove foglia. La vita animale
langue in un grave sopor neghittoso.
Turba la pace al meriggio affannoso
solo un modesto frinire di cicale.
(Estate - Pablo Neruda)
Ardono i seminati,
scricchiola il grano,
insetti azzurri cercano ombra,
toccano il fresco...
...E a sera
riposa il fuoco,
la brezza
fa ballare il trifoglio,
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita senza bruciare
la notte
dell’estate.
(Meriggiare pallido e assorto - Eugenio Montale)
Meriggiare pallido e assorto
presso un rovente muro d'orto,
ascoltare tra i pruni e gli sterpi
schiocchi di merli, frusci di serpi.
Nelle crepe del suolo o su la veccia
spiar le file di rosse formiche
ch'ora si rompono ed ora s'intrecciano
a sommo di minuscole biche.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
E andando nel sole che abbaglia
sentire con triste meraviglia
com'e' tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia
che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.
(Notte d'Estate - A Machado)
E’ una bella notte d’estate.
Tengono le alte case
aperti i balconi
del vecchio paese sulla vasta piazza.
Nell’ampio rettangolo deserto,
panchine di pietra, evonimi ed acacie
simmetrici disegnano
le nere ombre sulla bianca arena.
Allo zenit la luna, e sulla torre
la sfera dell’orologio illuminata.
Io in questo vecchio paese vo passeggiando
solo, come un fantasma.
(Se la notte d'estate - Sandro Penna)
Se la notte d'estate cede un poco
su la riva del mare sorgeranno
- nati in silenzio come i suoi colori -
uomini nudi e leggeri che vanno.
Ma come il vento muove il mare, muovono
anche, gridando, gli uomini le barche.
Sorge sull'ultimo sudore il sole.
(Scorreva un vento caldo - Maria Luisa Spaziani)
Scorreva un vento caldo sugli abeti
tenebrosi da secoli, e portava
da fondali africani un grido lungo
come un corno da caccia. Solo il tonfo
delle pigne ritmava il suo ruggito
lontano, quasi musica, e rasente
il disco della luna, rari uccelli
notturni sciabolati sul confine
d'ombra e di luce qui da te giungevano
a portare messaggi che ora il tempo
mi esalta e mi confonde. Fu una notte
di aspettazione, e lento San Lorenzo
si annunciava con pianti di comete,
gigli che si sfogliavano nel buio
senza mani a raccoglierli. Passavano
lungo il tratturo i cani dei pastori,
neri dentro la tenebra dei pini,
i cani, occhi provvidi del giorno
e ora anime perse, inquieti lemuri
dell'estate che scavano entro zone
precluse il loro grido di rivolta,
e da millenni lo affidano al canto
delle sorgenti in corsa verso il mare.
(Sera d'estate - Rainer Maria Rilke)
S’è sciolto in spruzzaglia il gran sole.
La sera d'estate, divampa;
riarde di febbre nel volto.
Sospira di schianto: « Vorrei.... »;
ma quindi ripete - « Son stanca... »
Sussurran preghiere i cespugli.
Nel folto, una lucciola splende
(eterna fiammella) a mezz'aria.
Recinge ogni candida rosa,
vermiglia raggiera - il tramonto.
(Estate chiara e ardente - Nikolay Aseev)
Delle quattro stagioni dell'anno
l'estate è la più chiara e la più
ardente, fa maturare i frutti
e sparge risa e luce.
Com'è bello, discendendo al fiume,
fermarsi sopra l'acqua,
per ascoltare in lontananza il cuculo,
per vedere la giovane luna.
(Estate - Marino Moretti)
Il contadin che tanto ha faticato
guarda il grano che indora.
Già si coglie la ciliegia che il sole
ha maturato.
Strillano le cicale tra le foglie,
giocano i bimbi dopo aver studiato.
Chi bene seminò ora raccogle
dice il capoccia, e già pronto
al lavoro
pensa a mietere le belle spighe d'oro.
(Vacanze per tutti - G. Rodari)
Filastrocca vola e va
del bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia delle cascate..
E chi quattrini non ne ha?
Solo resta in città:
si sdraia al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente:
- Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi;
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decreto
va in prigione difilato.
(Voci della sera estiva - E. Fabbre)
Alcuni pipistrelli svolazzano attorno
alla casa con un piccolo grido lieve.
Dal seno delle erbe in fiore si alza
il monotono concerto dei grilli;
un rospo solitario, collocato al fresco
sotto una pietra, emette di tanto in tanto
la sua nota flautata, mentre le rane
riempiono i fossati delle praterie
vicine dei loro
rauchi gracidamenti.
Le civette alternano le loro dolci voci
di richiamo; la capinera, infine, dà l'addio
della sera alla chioccia,
già sonnecchiante sulle sue uova.
(Estate - R. Rompato)
Calda Estate tutta d'oro,
che cos'hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe, e spighe senza fine,
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni, arcobaleni,
giorni lunghi, notti belle
colme di lucciole e stelle
(Alla festa del sole - M. A. Scavuzzo)
Alla festa del sole
son mille gli invitati:
un mare di grano biondo
e i papaveri dei prati,
le onde azzurre azzurre,
le vele bianco neve.
e, tra le verdi fronde,
la brezza lieve lieve,
i castelli di sabbia
accanto agli ombrelloni,
risate di bambini,
voli di aquiloni.
(Filastrocca dell'estate - Marzia Cabano)
Sono tante le sudate
sotto il caldo solleone,
anche sotto l'ombrellone!
Filastrocca dell'estate
con le bibite ghiacciate,
la barchetta va sull'onda,
sta il bagnante sulla sponda;
filastrocca dell'estate,
sono buone le insalate
con il tonno,i pomodori,
le verdure ed i colori,
filastrocca dell'estate,
quante belle passeggiate!
Sotto l'albero il riposo
con il gatto un po' scontroso;
filastrocca dell'estate
son le feste programmate
nelle strade,sulle piazze
...Le serate si fan pazze!
(Questa è l'estate - Roberto Piumini)
Quando la terra
è calda e matura,
quando la sera
si cerca frescura,
quando la valle
è piena d'oro
e le cicale
gridano in coro,
quando le gole
sono assetate
questa è l'estate
(Filastrocca dell'estate)
Arriva l'estate e io vado al mare
con la mia mamma imparo a nuotare
gioco con la sabbia e con il secchiello
faccio le buche e un bel castello
gioco con la palla e la butto nel mare
faccio un gran tuffo e la vado a pigliare.
Evviva l'estete, mi diverto un mondo!
Vieni con me, facciamo il girotondo.
(I tesori dell'estate)
Calda estate tutta d’oro,
che cos’hai nel tuo tesoro?
Pesche, fragole, susine,
spighe e spighe senza fine;
prati verdi e biondi fieni,
lampi, tuoni e arcobaleni;
giorni lunghi, notti belle
con le lucciole e le stelle.
(In riva al mare)
Con la sabbia ed il secchiello
oggi ho fatto un bel castello
con le torri ed i fossati
per giocare coi soldati.
Tutti vengono a guardare
le mie torri in riva al mare
e mi vanto un po’ perché
del mio regno sono il re.
Certo che però è un peccato:
prima o poi sarà schiacciato
da un’ondata prepotente
e non resterà più niente.
Ma io no, non mi lamento
perché è un gran divertimento:
lo ricostruirò in fretta
col secchiello e la paletta.
(Filastrocca dell'estate)
Filastrocca dell’estate
son più lunghe le giornate,
splende alto il sole d’oro,
le cicale fanno il coro.
Filastrocca di stagione
c’è la pesca, c’è il melone,
giù nei campi il grano biondo,
su nel cielo un blu giocondo.
Filastrocca monti e mare
in vacanza a riposare,
che risate ci faremo,
quanto ci divertiremo!
(di Anonimo)
Già si sente del sole il tepore,
già l'aria è piena di profumo e colore,
una nuova vibrazione che sale alla mente
questa è l'estate ormai imminente.
Lasciati alle spalle i ricordi del gelo,
e anche quelli del triste e grigio cielo
ora ho solo nuove idee che mi girano in testa
voglio che tutto si trasformi in una festa.
Voglio sentire il caldo sulla tua morbida pelle
quando insieme la sera conteremo le stelle.
Ogni stagione ha le sue perle di bellezza
ma l'estate mi avvolge come un'unica carezza.
(Canzoncina delle vacanze - Marcello Argilli)
Viva l’estate, i fiori, le farfalle,
le ciliegie rosse, le zucche gialle!
Viva la rondine che in cielo vola,
viva la fine della scuola!
Care vacanze, siete arrivate;
al cuore di tutti gioia portate!
Bimbo allegro, la scuola è finita!
Cogli e sfoglia la margherita;
per ogni petalo un amico trovi:
tanti, tanti amici nuovi!
(Filastrocca dell'estate - Giuseppe Bordi)
Filastrocca dell’estate:
in vacanza dove andate?
Dentro il mare che vi bagna
o sulla cima della montagna?
Forse andate giù in paese
o in campagna per un mese?
Tante cose in verità
sono anche qui in città;
c’è un amico, c’è un’amica
c’è la vespa e la formica,
spunta un fiore quando piove
e le zanzare da ogni dove.
Cantano i grilli e le cicale,
i passerotti sul davanzale;
brilla qui la buona stella
se si posa una coccinella.
(Estate - Flora Cardenti)
Ecco l’estate,
stagione odorosa,
con tanto sole
e frutta gustosa.
È la stagione
delle vacanze,
facciamo festa
con canto e danze.
C’è chi va al mare
e chi va in montagna,
chi va in collina
e chi in campagna:
alla ricerca
di aria pura,
solo a contatto
con la natura.
Torni ogni anno,
gioiosa estate,
ricca di doni
e feste amate.
(Luglio - Marzia Cabano)
Luglio “col bene che ti voglio”,
il mare è come l’olio,
la barca va sull’onda
e l’acqua, là, è profonda,
la sabbia è fine fine,
granelle, granelline,
il sole è già un leone
che graffia l’ombrellone,
il bagnino sta a scrutare
chi nuota in alto mare.
Luglio, ”col bene che ti voglio”,
si pesca da uno scoglio
che fa un po’ male ai piedi…
Prova se non ci credi!
(Di luglio - Giuseppe Ungaretti)
Quando su ci si butta lei,
si fa d'un triste colore di rosa
il bel fogliame.
Strugge forre, beve fiumi,
macina scogli, splende,
è furia che s'ostina, è l'implacabile,
sparge spazio, acceca mete,
è l'estate e nei secoli
con i suoi occhi calcinanti
va della terra spogliando lo scheletro.