La politica economica nazista si basa sul Führerprinzip (principio del capo), tutti devono obbedire a capi e imprenditori. Promuove i grandi lavori pubblici e la produzione di armi e mezzi per l'esercito, azzerando la disoccupazione.
La politica nazista è il mezzo per Hitler di vendicare la sconfitta del 1918. Egli dichiara di non rispettare i trattati di pace, quindi occupa la Renania e lo Saae (regioni della Germania) e ristabilisce il servizio militare obbligatorio. Prevede che la stirpe tedesca viva nello stesso stato: il 3° Reich, così nel 1938 vengono annesse Austria e parte della Cecoslovacchia, mentre l'esercito tedesco occupa la Boemia e la Moravia.
Per quanto riguarda la politica estera nazista, nel 1939 l'Unione Sovietica comunista e la Germania nazista firmano un patto di non aggressione della durata di dieci anni: il patto Molotov-Ribbentrop, per il comune timore di una alleanza con Francia e Inghilterra.
Fonte: Mapper-Mapper