In Italia la 1° guerra mondiale provoca la crisi della democrazia parlamentare. Gli alleati rifiutano il Patto di Londra (che nel 1815 l'Italia firma in segreto con Inghilterra e Francia) e le concedono Trento e Trieste ma non la Dalmazia e Fiume che sono Iugoslave. I delegati italiani abbandonano la conferenza di Parigi senza poter guadagnare le ex colonie tedesche. Quindi Gabriele D'Annunzio muove contro il governo tedesco la piccola borghesia e i reduci. Nel 1919 occupa Fiume e la dichiara italiana (risentimento degli alleati) il capo di governo Giolitti (80 anni) con il Trattato di Rapallo: Fiume diviene stato libero, cede la Dalmazia alla Jugoslavia, ottiene l'Istria e la città di Zara, provoca l'ira dei nazionalisti che si opponevano allo stato liberale.
Fonte: Mapper-Mapper