La teoria dell'evoluzione è formulata da Darwin, biologo e naturalista inglese (1809-1882), nelle opere L'origine della specie (1859) e L'origine dell'uomo (1871).
Nel primo dice che le specie non sono fisse ma variano trasmettendo geneticamente e casualmente le variazioni che creano nuove specie; che la diversità di risorse disponibili genera conflitti fra esseri viventi, perviene così la legge della selezione naturale, ovvero sopravvive il più forte.
Nel secondo dice che l'uomo è il risultato di un'evoluzione: tutti i mamiferi hanno embrioni simili per cui si può pensare ad un origine comune, l'uomo non è creato da Dio ma da una evoluzione, deriva da una scimmia,. Come le altre teorie di Darwin fece scandolo fra i teologi, perché in contrasto con la tesi creazionistica.
La teoria dell'evoluzione è importante nel positivismo per l'influenza sulle nuove scienze umane: economia, sociologia, psicologia, antropologia.
La teoria dell'evoluzione fu alla base della filosofia di Spencer (1820-1903), secondo cui questa teoria regola anche le società umane, fu il cosidetto darwinismo sociale, base per il razzismo.
Fonte: Mapper-Mapper