Il liberale Giolitti governò l'Italia dal 1903 al 1913 con due obiettivi: riconcialiare stato e proletariato con le riforme e il suffragio universale maschile e, industrializzare l'Italia. Trascurò invece il meridione dove crebbero miseria ed emigrazione.
Per avere i voti del sud Giolitti si alleò con i proprietari terrieri ricorrendo alla corruzione elettorale gestita dalla mafia. Ebbe inizio la collaborazione fra stato-mafia.
Nel 1911 dichiarò guerra alla Turchia e occupò la Libia. Esaltate dalla vittoria le Destre chiesero la fine del sistema parlamentare. Nel 1914 Giolitti si dimise e fu sostituito da Salandra.
Fonte: Mapper-Mapper