Il lupo perde il pelo ma non il vizio è un noto proverbio italiano che deriva dal motto latino Vulpes pilum mutat, non mores, che significa La volpe muta il pelo, non le abitudini.
Il proverbio del lupo è una variante famosa in Italia, mentre l'originale è quella della volpe in lingua latina, ricondotta a Svetonio che la inserì nel suo Vita di Vespasiano (contenuto nel De Vita Caesarum, Vita dei dodici Cesari). Si racconta con tale frase che l'imperatore romano Vespasiano, che si era appena insediato, aveva negato la libertà gratuita a un bovaro nonostante le sue suppliche. Vespasiano viene descritto come un imperatore gretto ed avaro, che non esitava a caricare di nuovi tributi il popolo pur di far quadrare i conti delle casse dell'Impero.
Significato
L'espressione vuole significare che è molto difficile eliminare definitivamente le cattive abitudini ed evidenzia quanto siano enormi, ed a volte insuperabili, le difficoltà che si incontrano per riuscire a sconfiggere i vizi incalliti di cui siamo schiavi. Il lupo che è da intendere come quelle persone che cambiano in tutto (ad esempio con il passare degli anni invecchiano), ma certe abitudini (in genere le cattive) non le cambieranno mai.Uso
Generalmente utilizzato in senso negativo, ovvero puoi fare quel che vuoi ma tanto non cambia; in realtà non è necessariamente negativo, dipende da chi viene pronunciato, da chi lo ricevo e il contesto. È più un dato di fatto. Spesso riferito a persone che, con il proprio agire, confermano le aspettative degli altri.
Esempio:
- Che mascalzone! Hai barato un'altra volta. Allora è proprio vero: il lupo perde il pelo ma non il vizio.
- Non la vedevo dai tempi del liceo, continuava ad attirare l'attenzione su di sé proprio come allora. Come si dice... il lupo perde il pelo ma non il vizio.