L'Africa orientale, denominata anche Corno d’Africa, è una vasta penisola triangolare appartenente al continente africano e si estende geograficamente più a est. Si affaccia sul Mar rosso, il Golfo di Aden e l’Oceano Indiano.
In base alla ripartizione del mondo effettuata dalle Nazioni Unite, l'Africa Orientale è una delle macroregioni in cui è divisa l'Africa.
Essa include:
- Burundi (Bujumbura)
- Comore (Moroni)
- Eritrea (Asmara)
- Etiopia (Addis Abeba)
- Gibuti (Gibuti)
- Kenya (Nairobi)
- Madagascar (Antananarivo)
- Malawi (Lilongwe)
- Mauritius (Port Louis)
- Mozambico (Maputo)
- Ruanda (Kigali)
- Seychelles (Port Victoria)
- Somalia (Mogadiscio)
- Sudan del Sud (Giuba)
- Tanzania (Dodoma)
- Uganda (Kampala)
- Zambia (Lusaka)
- Zimbabwe (Harare)
Oltre a questi Stati l'ONU ha incluso anche due dipartimenti francesi d'oltremare: Mayotte e Réunion.
Territorio
L'Africa orientale è una regione mista dal punto di vista della conformazione del territorio sia della popolazione: da nord a sud si estende dal Sudan (a sud dell'Egitto), al fiume Rovuma al confine meridionale della Tanzania e da ovest a est comprende tutta l'area a est della Rift Valley e la regione del Corno d'Africa. Il territorio è caratterizzato dalla presenza di vasti altipiani in cui si trovano numerosi laghi; la foresta è poco diffusa e prevale invece la savana, in parte interessata da un processo di desertificazione.Alcune zone dell'Africa orientale sono note per i loro animali selvaggi, tra i quali alcuni dei più famosi sono l'elefante, il bufalo bianco, il leone, il leopardo e il rinoceronte. Tuttavia tutti questi animali, in particolare l'elefante e il rinoceronte sono diminuiti fortemente di numero negli ultimi anni.
Clima
Il clima caldo della zona è mitigato dall'altitudine ma le temperature che si registrano in pianura sono comunque molto elevate. Le piogge sono stagionali (da giugno a settembre) e abbondanti sugli altopiani; le zone costiere sono aride.
Popolazione
L'Africa orientale comprende un complesso mosaico di etnie e nazionalità. In questi territorio convivono: portoghesi, inglesi e italiani affluiti durante e dopo il periodo coloniale e un gran numero di popolazioni originarie, ognuna delle quali possiede forti radici storiche e culturali. Durante l'epoca coloniale, i paesi dell'Africa orientale erano divisi tra il dominio italiano a nord (Eritrea, Somalia e infine Etiopia), quello inglese a centro e quello portoghese a sud. La presenza francese era limitata al Madagascar. Qui i popoli bantu, che costituiscono la maggioranza, si incontrano con quelli del ceppo nilotico provenienti dal nord e in particolare con i masai. Queste diversità portano il paese ad avere frequenti conflitti etnici.Gran parte della regione è stata ed è travagliata dai conflitti armati che hanno causato guerre civili e colpi di stato che hanno portato al potere feroci dittature. Conflitti e scontri hanno radici sia nelle differenze etniche, sia nei contrasti sociali, particolarmente accesi quando si sovrappongono a quelli etnici. Aspri conflitti si sono avuti in Sudan, tra il nord arabo e musulmano e il sud cristiano o animista; in Etiopia, dove le popolazioni in parte islamiche e in parte cristiane della regione costiera dell'Eritrea hanno condotto una lunga guerra fino ad ottenere nel 1993 l'indipendenza per l'Eritrea.
Lingua
Data la frammentazione in molte etnie, si parlano diversi linguaggi e le lingue franche sono costituite dall'inglese, dal francese e dallo swahili, una lingua mista di elementi bantu e arabi.
Religione
Islam, religioni animiste e cristianesimo.
Economia
Le guerre che hanno sconvolto la regione hanno reso ancora più difficile la situazione economica di questi paesi poveri di risorse.
I terreni dell'altopiano sono fertili e permettono la coltivazione di caffè, cotone, tè e cereali come miglio, sorgo e mais.
L'altitudine maggiore, dove non vive la mosca tze-tze, permette, oltre all'allevamento ovino, anche quello bovino, che è molto diffuso. Pur essendo il bestiame una risorsa importante per la popolazione, esso aggrava anche il processo di desertificazione, in particolare nel Sudan e nel Corno dell'Africa.
Le risorse minerarie sono scarse e le infrastrutture carenti, anche a causa dei conflitti che spesso portano alla distruzione di quei pochi ancora esistenti.
Una risorsa importante è il turismo, dal momento che gli stati affacciati sul lago Vittoria, Tanzania e Kenya custodiscono alcune tra le più importanti riserve naturali del continente (tra cui il parco del Serengeti in Tanzania).
Città
Le città più importanti sono: Addis Abeba (capitale dell'Etiopia), Nairobi (capitale del Kenya), Dar es Salaam e Lusaka.
I terreni dell'altopiano sono fertili e permettono la coltivazione di caffè, cotone, tè e cereali come miglio, sorgo e mais.
L'altitudine maggiore, dove non vive la mosca tze-tze, permette, oltre all'allevamento ovino, anche quello bovino, che è molto diffuso. Pur essendo il bestiame una risorsa importante per la popolazione, esso aggrava anche il processo di desertificazione, in particolare nel Sudan e nel Corno dell'Africa.
Le risorse minerarie sono scarse e le infrastrutture carenti, anche a causa dei conflitti che spesso portano alla distruzione di quei pochi ancora esistenti.
Una risorsa importante è il turismo, dal momento che gli stati affacciati sul lago Vittoria, Tanzania e Kenya custodiscono alcune tra le più importanti riserve naturali del continente (tra cui il parco del Serengeti in Tanzania).
Città
Le città più importanti sono: Addis Abeba (capitale dell'Etiopia), Nairobi (capitale del Kenya), Dar es Salaam e Lusaka.