Alla reggia giunge un mendicante, Iro, frequentatore abituale della mensa dei pretendenti; egli provoca Odisseo, che, suo malgrado, è costretto a reagire: fra i due si accende una zuffa nella quale Odisseo ha facilmente la meglio e costringe Iro a starsene fuori della casa, nel porticato. I pretendenti sono stupiti della vittoria di Odisseo, che profetizza il ritorno del padrone di casa e condanna il loro comportamento. Dopo che Atena ha sollecitato Penelope a scendere fra i Proci e le ha conferito nuova, fulgente bellezza, essa appare, suscitando desiderio negli uomini che si trovano nella sala. Penelope rimprovera Telemaco di aver permesso una lotta fra due mendicanti, ma il figlio si discolpa abilmente; quindi la donna afferma, con profonda tristezza, che ormai, se Odisseo non tornerà, dovrà decidersi a sposarsi: chiede perciò ai pretendenti, secondo la tradizione, di offrirle doni, cosa che tutti si precipitano a fare. Essa si ritira poi nelle sue stanze. Odisseo, rimasto nella sala, continua a subire, in silenzio, gli oltraggi e gli schemi dei pretendenti a cui si uniscono quelli di Melanto, serva infedele, nonostante Telemaco cerchi invano di frenare l’arroganza dei convitati. Il banchetto, fra gozzoviglie e volgarità, si conclude nottetempo e i pretendenti tornano alle loro case.
CONTINUA SU: Riassunto Libro 19 Odissea
CONTINUA SU: Riassunto Libro 19 Odissea