Bacco, tabacco e Venere riducon l'uomo in cenere è un proverbio italiano molto conosciuto ma che praticamente non si usa quasi mai perché è troppo superato. Si usa come avvertimento scherzoso a chi conduce vita sregolata, oppure lo si può trovare leggendo qualche testata giornalistica che parla in genere di un VIP che conduce una vita sregolata e vuole inserire una morale alla fine di un articolo giornalistico.
Significato
Questo proverbio sta a significare che i tre vizi principali: il bere, il fumo e il piacere del sesso, portano l'uomo alla rovina, alla distruzione di se stesso e, infine, alla morte. D'altronde l'eccesso di qualunque sostanza o abitudine non fa mai bene, il saper dire basta, porsi dei limiti, mantenere un equilibrio, è importante per una vita sana e ugualmente felice.Inoltre, a rendere più evidente caso di questo proverbio l'eccesso non è uno solo, ma si tratta di ben tre vizi portati all'estremo... una vita sregolata
Origine
Le origini del detto risalgono, in parte, alla mitologia: Bacco è la divinità romana del vino e della vendemmia; tabacco è la pianta utilizzata per fare sigarette e sigari; Venere è la Dea greco-romana dell'amore e della bellezza.Per i Romani il vino era uno dei piaceri della vita, lo possiamo intuire dalla frase latina balnea vina Venus corrumpunt corpora nostra, sed vitam faciunt balnea vina Venus (cioè "bagni, vino e sesso corrompono i nostri corpi, ma bagni vino e sesso sono la vita"). Tale espressione è molto simile al proverbio in questione "Bacco, tabacco e venere riducono l'uomo in cenere", dove il tabacco è stato sostituito dai più salutari bagni alle terme (balnea).