I termini immigrato, emigrato e migrante, da cui derivano immigrazione, emigrazione e migrazione fanno tutti e tre riferimento all'azione dello spostarsi da un luogo a un altro, quello che li contraddistingue è il diverso punto di vista.
Qui di seguito riportiamo il significato di ciascun termine e le principali differenze.
Immigrato - Immigrazione
Si definisce immigrato colui che provenendo da un paese straniero o da altra regione dello stesso paese, si sia temporaneamente o definitivamente stabilito in un luogo. L'immigrato è la persona, invece l'immigrazione è il processo di insediamento da un luogo a un altro rispetto a quello di origine. Il fenomeno è l'opposto dell'emigrazione.ESEMPIO:
Per noi sono immigrati quelli che si stabiliscono nel nostro paese (Italia). Il più delle volte sono abitanti del Terzo Mondo che lasciano le loro famiglie e il loro paese dove le condizioni di vita sono dure e difficili per andare in cerca di lavoro e fortuna nei paesi ricchi della Comunità europea.
Emigrato - Emigrazione
Si definisce emigrato colui che ha lasciato il proprio paese per vivere altrove. L'emigrazione è il processo di trasferimento all'estero o in una regione diversa dalla propria e può essere temporaneo o definitivo, in genere avviene per ragioni economiche o politiche. Il fenomeno è l'opposto dell'immigrazione.ESEMPIO:
Per noi sono emigrati gli italiani che lasciano il nostro paese. Un esempio sono i giovani che lasciano l'Italia perché non vedono prospettive di lavoro o gli imprenditori che si sentono soffocare dalla pressione fiscale, e preferiscono emigrare verso quei paesi più aperti a questa mentalità di crescita e di sviluppo.
Se andiamo in America, siamo emigrati dall'Italia, ed immigrati in America.
Migrante - Migrazione
Si definisce migrante chi si sposta verso nuove sedi, un migratore. Il fenomeno della migrazione è più generico e non scandisce il punto di partenza (emigrazione) o di arrivo (immigrazione).ESEMPIO:
Al principio d'autunno le rondini migrano nei paesi caldi.