La poesia "Eco" è stata scritta da Giuseppe Ungaretti nel 1927 e fa parte della raccolta Sentimento del tempo.
Indice
Testo
Scalza varcando da sabbie lunari,Aurora, amore festoso, d'un eco
Popoli l'esule universo e lasci
Nella carne dei giorni,
Perenne scia, una piaga velata.
Parafrasi
Auroravarchi le sabbie lunari silenziosamente,
ti manifesti come un eco festoso
che riempie l'esule universo e si allontana
in un esilio inesorabile,
lasciando dietro una scia che
pare un'ininterrotta coperta.
Analisi del testo e commento
Il tema di questa poesia è l'aurora, ovvero l'apparizione della luce, dorata e talvolta rosea, che appare nel cielo poco prima del sorgere del Sole.Tre movimenti è possibile distinguere in essa:
- il moto d'esilio, che è l'esilio della storia dell'uomo ma anche quello dello poeta che considera la sua vita come un pellegrinaggio;
- il moto dell'alba celeste;
- l'effetto eco, presente nel titolo e nel testo, che lascia intendere a qualcosa che per un po' si avvicina (è la capacità dell'eco restituire il suono al mittente) e poi si allontana (riecheggiando con meno intensità fino a diventare impercettibile).
Figure retoriche
Anastrofe = "Scalza varcando da sabbie lunari" (v. 1)Personificazione = Aurora (v. 2)
Enjambements = vv. 3-4; 4-5.
Antitesi = "popoli" e "lasci" (v. 3).
Iperbole = "perenne" (v. 5).