Love is in the Bin, che letteralmente in italiano vuol dire "L'amore è nel cestino", è un'opera di Banksy realizzata nel 2018 in modo del tutto originale e che ha suscitato molto scalpore.
Storia
Inizialmente l'opera era un dipinto del murales Balloon Girl, ovvero la bambina con il palloncino rosso, realizzato nel 2002 con la tecnica graffiti stencil nelle scale del Waterloo Bridge. Si possono dare diverse interpretazioni dell'opera iniziale ma quella più accreditata è quella che il palloncino le sfugge di mano a causa dell'improvviso vento, da qui messaggio di speranza di poterlo ritrovare.Il dipinto Balloon Girl è stato venduto all'asta di Sotheby's di Londra per 1.042.000 sterline (1.184.360 €), ma pochi secondi dopo l'aggiudicazione dell'asta, il dipinto ha iniziato inaspettatamente ad autodistruggersi. L'acquirente ha voluto acquistarlo ugualmente allo stesso prezzo. A quanto pare Banksy, o chi per lui, aveva inserito un meccanismo di autodistruzione (un distruggi documenti) nella parte inferiore della cornice. L'artista aveva pubblicato un video su Instagram (poi cancellato), che mostrava la costruzione del meccanismo di autodistruzione e che avrebbe dovuto distruggere totalmente il dipinto, invece, l'autodistruzione è rimasta incompleta perché il meccanismo si era inceppato. Nel video si sente Banksy dire: "Durante le prove ha funzionato ogni volta". A seguito di questo birbante "incidente", Banksy ha voluto cambiare il nome alla sua opera in: Love is in the Bin.
Secondo Sotheby's, si tratta della "prima opera d'arte nella storia ad essere stata creata dal vivo durante un'asta". Da marzo 2019 il dipinto è rimasto esposto alla Staatsgalerie Stuttgart. Nell'ottobre 2021 è stato venduto all'asta per 18,5 milioni di sterline a un collezionista privato di Hong Kong: un record per l'artista.
La casa d'aste Sotheby's, ha ammesso che se la distruzione del dipinto fosse stata completa, non avrebbe avuto lo stesso successo, invece la distruzione parziale è riuscita perfino ad aggiungere una particolarità all'opera.
Significato
La spiegazione del dipinto intatto l'abbiamo già data nell'appunto di arte riguardante Balloon Girl, ma il significato di questa nuova versione del dipinto che ha attraversato per metà il tritacarte è diversa.Innanzitutto non si vede né il volto né il braccio della bambina, ecco perché sparisce la parola "girl" dal titolo. Non si vede più l'effetto del vento sui capelli della bambina, che era importante nella versione originale perché era proprio esso che aveva fatto perderle la del filo del palloncino, ecco perché sparisce anche la parola "balloon" dal titolo. Si vede solamente un corpo di colore nero (quello della bambina, ma che ora non è più disegnata come una bambina, ma come una figura umana generica) che sta sparendo verso il basso, come se stesse per essere risucchiata, e anche il cuore (stavolta è un cuore e non un palloncino) posto in alto che sembra stia per fare presto la stessa fine della bambina, ovvero cadere verso il fondo. E chi c'è nel fondo? Il cestino, in quanto il dipinto va visto come se l'azione dell'autodistruzione sia in corso, ovvero che la parte ancora integra del dipinto sia ancora a rischio. Quindi tutto quello che rimane è un cuore e la paura che possa finire triturato del distruggi documenti: da qui il nome "Love is in the bin", ovvero "L'amore è nel cestino".
Ragion per cui non posso che essere d'accordo con le speculazioni riguardanti il fatto che l'autodistruzione parziale fosse voluta e non casuale.
Speculazioni
Sembra che un uomo "sospetto" sia stato avvistato durante le riprese dell'autodistruzione del dipinto e che costui potesse essere Banksy o qualcuno legato a lui.Poco dopo l'asta, Josh Gilbert, artista specializzato in sculture in metallo, ha notato quelle che pensava fossero una serie di incongruenze con l'opera che si distruggeva da sola e il presunto video della sua costruzione pubblicato da Banksy su Instagram. In particolare, il video mostrava lame da taglio poste lateralmente che non sarebbero in grado di tagliare la tela. Inoltre ha aggiunto che le lame "non erano affatto vicine a dove si trovasse il dipinto". Ha invece ipotizzato che il dipinto originale si trovasse semplicemente arrotolato verso uno scomparto nascosto sul retro, mentre una copia già tagliuzzata veniva fatta scorrere sul fondo della cornice.