Quando leggiamo un testo, che sia un romanzo o un racconto, vi è una "voce" che racconta la storia e questo è il narratore. Il narratore viene spesso confuso con l'autore, ma quest'ultimo è colui che ha scritto la storia, invece il narratore è colui che la racconta. L'unico caso in cui narratore e autore coincidono è nel romanzo autobiografico.
Narratore interno ed esterno
In questa pagina trovate spiegata la differenza tra narratore interno, esterno e onnisciente, dapprima attraverso la definizione e poi attraverso un testo d'esempio. Sono tre modi diversi di approcciare la narrazione letteraria o il racconto di storie influenzando la prospettiva e il punto di vista da cui viene presentata la storia.Narratore interno
Quando il narratore è un personaggio all'interno della storia si dice che il narratore è interno. Questo personaggio può essere uno dei protagonisti o un testimone / osservatore diretto degli eventi e li racconta dalla propria prospettiva, cioè in modo limitato basandosi sulle proprie conoscenze, esperienze e un personale punto di vista. La scelta di questa tecnica narrativa crea una forte connessione fra il lettore e il personaggio interno, perché così è in grado di vedere la storia attraverso gli occhi e le emozioni del narratore interno.Un esempio di narratore interno si ha nei romanzi di Arthur Conan Doyle nel quale il protagonista è Sherlock Holmes ma il narratore è un personaggio secondario, il dottor Watson.
Di seguito trovate invece un testo di esempio creato da noi in cui il narratore è interno.
Con il cuore che mi batteva forte, ho aperto la portiera dell'auto e sono sceso. Gli sguardi della famiglia della mia ragazza si sono immediatamente rivolti verso di me, e ho potuto sentire il peso delle loro occhiate minacciose che sembravano penetrare nel mio animo. La mia preoccupazione cresceva ad ogni passo che facevo, poiché sapevo di essere al centro dell'attenzione, e non ero sicuro di come avrei affrontato questa situazione.
Narratore esterno
Quando il narratore non è coinvolto direttamente nelle vicende della storia tramite uno dei personaggi, cioè rimane neutrale e non partecipante, si dice che il narratore è esterno. In questo caso il narratore possiede un punto di vista distante e oggettivo, solitamente scrive in terza persona e si limita a raccontarla attraverso ciò che vede e sente senza fornire informazioni dettagliate su ogni aspetto della trama e dei personaggi perché non ne è a conoscenza.Di seguito trovate un testo di esempio creato da noi in cui il narratore è esterno.
Luca scese dall'auto lentamente, avvertendo gli sguardi attenti della famiglia della sua ragazza che osservavano ogni suo movimento.
Narratore onnisciente
Quando il narratore sa tutto ciò che sta accadendo nella storia come i pensieri, le emozioni e le motivazioni dei personaggi, si dice che il narratore è onnisciente. In questo caso il narratore è in grado di fornire dettagli e informazioni che i personaggi interni potrebbero non conoscere.Un esempio di narratore onnisciente si ha nel romanzo de I Promessi sposi di Alessandro Manzoni.
Di seguito trovate invece un testo di esempio creato da noi in cui il narratore è onnisciente.
Quando Luca scese dall'auto pensava a una scusa per concludere velocemente la serata ignaro degli sguardi minacciosi della famiglia della sua ragazza concentrati su di lui. L'atmosfera era tesa, e si poteva percepire la preoccupazione nell'aria e il cuore accelerato dalle crescenti preoccupazioni su come avrebbe gestito la situazione.