Siamo abituati ad usare certi modi di dire anche se non conosciamo la loro origine e la loro etimologia, perché ci basta conoscere il loro significato attuale, ma in questo caso vi suggeriamo di continuare la lettura perché potreste venire a conoscere di alcune divertenti curiosità riguardanti l'espressione "parlare a vanvera". Chissà quante volte ve l'hanno detta o l'hanno usata contro un vostro amico o familiare, da adesso potrete ribattere in modo dotto domandando: «Ma almeno lo sai cos'è la vanvera?».
Indice
Significato
L'espressione "parlare a vanvera" significa parlare senza dare un senso a ciò che si sta dicendo, ovvero parlare solo per d'aria alla bocca, dicendo cose in modo confuso e disorganizzato. È un modo per descrivere una comunicazione che risulta poco chiara o senza alcuna finalità.Avete presente quei politici che, colti alla sprovvista da una domanda che richiede un certo livello di conoscenza, si mettono a parlare per diversi minuti e poi non rispondono nemmeno alla domanda che gli era stata rivolta? Quello è un classico esempio di "parlata a vanvera".
Origine
Questa espressione viene utilizzata da secoli e in vari contesti, come nella vita quotidiana e nella letteratura. Pare sia apparsa per la prima volta nel 1565 in un documento dello storico e scrittore fiorentino Benedetto Varchi e anche qui aveva lo stesso significato che conosciamo oggi, ovvero quello di parlare senza riflettere.Secondo gli etimologisti il termine "a vanvera" deriva dalla forma onomatopeica associata al suono delle trombe militari (fan-fan), ovvero dare fiato alle trombe, che è simile al suono di chi parla farfugliando (fanf-fanf).
Oppure potrebbe essere legato a uno strano oggetto che risale al Seicento chiamato "vanvera", utilizzato dagli aristocratici napoletani e veneziani per trattare i disturbi gastrointestinali. In particolare le dame, che erano solite indossare vestiti voluminosi che andavano ad allargarsi nella zona inferiore (gonna con struttura a gabbia), andavano ad aggiungere alla loro biancheria intima questo particolare oggetto chiamato "vanvera". Esso era formato da un tubicino collegato a un palloncino che aveva lo scopo di raccogliere le loro flatulenze (puzzette). Si dice che erano solite indossarlo anche di notte con un tubicino più lungo che arrivava fino all'esterno della camera da letto, per non far sentire i cattivi odori ai loro uomini più schizzinosi.
In alcune regioni d'Italia il termine viene usato con le varianti "a cianfera" e "a bàmbera" (dal gioco della bambàra, di origine spagnola).
Esempi con frasi
Eccovi alcune frasi in cui viene usata l'espressione "parlare a vanvera".Smettila di parlare a vanvera!
Durante il comizio, il candidato ha iniziato a parlare a vanvera, e nessuno riusciva a capire cosa stesse cercando di dire.
Non credere a tutte le dicerie, spesso le persone parlano a vanvera senza conoscere i fatti.
Spesso i politici parlano a vanvera solo per accaparrarsi qualche voto in più.