Si può esprimere l'amore provato per una donna senza nominarla nemmeno una volta? Assolutamente sì! Servendosi degli elementi naturali come il sole, l'alba, i fiori e affiancando ad essi aggettivi dolci, colorati e passionali e alludendo al fatto che esiste qualcosa di più potente di essi (la donna che mai nomina), il poeta Giambattista Marino è riuscito nel suo intento attraverso questa poesia intitolata "Pallore di bella donna".
Tutte le figure retoriche
Per testo, parafrasi e commento potrete approfondire leggendo la sezione ad essi dedicata intitolata Pallore di bella donna - Marino.Anastrofe
Nel primo verso della poesia le parole sono invertite in modo da mettere in risalto l'aggettivo possessivo "mio", che lascia intendere il profondo affetto che l'autore pone verso questa persona, quasi come se gli appartenesse. L'ordine corretto sarebbe dovuto essere: "mio pallidetto sole".Pallidetto mio sole
Nel v.3 il verbo precede il sostantivo, cioè l'ordine è invertito, infatti l'ordine corretto sarebbe dovuto essere: "l'alba vermiglia perde i suoi colori".
perde l'alba vermiglia i suoi colori
Ossimoro
Nel v.5 il termine "dolci" allude a qualcosa di colorato e giocoso mentre il termine "pallide" indica uno sbiancamento o perdita di colore. Questo abbinamento di parole che si contrastano fra loro serve a mettere in risalto la caratteristica speciale di questo sole (la donna amata).dolci e pallide
Antitesi
In antitesi tra loro non sono il sole e l'alba bensì i loro rispettivi aggettivi, ovvero "pallidetto" (vezzeggiativo di pallido, sbiancamento) e "vermiglia" che sa ad indicare un colore rosso vivo.pallidetto mio sole" (v.1)
alba vermiglia (v.3)
Il sole è un'insostituibile fonte di vita per via dei suoi raggi che forniscono calore e luce; ciò è in contrasto con il termine morte. In entrambi i casi utilizza l'aggettivo possessivo "mio" proprio per sottolineare questo legame fra due parole dal significato opposto.
mio sole (v.1)
mia morte (v.4)
Allitterazione
Allitterazione della L (v.5)le tue dolci e pallide viole
Allitterazione della O (v.6)
porpora amorosa
Enjambement
Eccovi i versi dove è presente la spezzatura del verso:a i tuoi dolci pallori / perde (vv. 2-3)
la porpora amorosa / perde" (vv. 6-7)
piaccia a la mia sorte / che dolce teco (vv. 8-9)