Santo Stefano (Grecia, 5 – Gerusalemme, 36) è noto per essere stato il primo dei sette diaconi della comunità di Gerusalemme e per essere stato il primo martire cristiano (protomartire). È venerato sia dalla chiesa cristiana cattolica sia da quella ortodossa e la sua festa liturgica è il 26 dicembre, invece il 3 agosto è celebrata la festa della "Invenzione" (ritrovamento) delle sue reliquie. In diverse località è patrono e viene commemorato con processioni e celebrazioni festose.
Indice
Santo Stefano: scheda del santo
Chi | Santo Stefano |
Nascita | 5 d.C. |
Morte | Gerusalemme 36 d.C. |
Professione | Diacono |
Ruolo | Protomartire |
Quando si celebra | 26 dicembre |
Protettore di | muratori, scalpellini, tagliapietre |
Frase celebre | «Signore, non imputare loro questo peccato» |
Storia del santo
Nascita e famiglia
Stefano è vissuto nel I secolo ma non si sa molto delle sue origini, fatta accezione per la sua parziale data di nascita, ovvero che è nato nell'anno 5 in Grecia, perciò può essere considerato un contemporaneo di Gesù. Potrebbe essere stato un ebreo che aveva ricevuto un'educazione seguendo la cultura greca. Risultano mancanti anche le informazioni riguardanti la sua famiglia.Cosa ha fatto
Divenne uno dei sette diaconi, ruolo che consisteva nell'assistere gli apostoli e la comunità in varie attività pratiche, permettendo agli apostoli di concentrarsi nella preghiera e nella predicazione della Parola. Vennero scelti dalla comunità di credenti cristiani di Gerusalemme e ricevettero lo Spirito Santo in modo analogo a quanto accaduto ai 12 apostoli nel giorno di Pentecoste.Miracoli
Sant'Agostino, nel 425 d.C., riferì di miracoli nei luoghi di culto di Santo Stefano dopo il ritrovamento del suo corpo a Gerusalemme nel 415. Papa Onorio I donò nel 628 alcune reliquie di Santo Stefano a san Bertulfo di Bobbio. Si narra che molti miracoli si siano verificati semplicemente toccando le reliquie di Santo Stefano, e addirittura attraverso il contatto con la polvere della sua tomba. Molte reliquie furono portate in Europa (Roma, Venezia, Costantinopoli) per essere venerate, ma molte andarono perse o furono oggetto di falsificazioni. Alcune reliquie furono portate a Minorca, causando tensioni con gli ebrei locali; altre parti delle reliquie giunsero anche a Putignano.Com'è morto Santo Stefano
Verso l'anno 36 d.C. Stefano fu accusato di blasfemia dal Sinedrio, l'istituzione ebraica composta da anziani e capi religiosi. La blasfemia era ritenuta un reato grave, in quanto si trattava di aver offeso Dio o i Santi, ovviamente reato che Stefano non aveva commesso ma avevano raccolto false testimonianze contro di lui. La sua condanna avvenne per lapidazione, cioè gli vennero scagliate delle pietre. Mentre veniva lapidato pregava e diceva che era pronto ad essere accolto dal Signore e che non avrebbe dovuto imputare ai suoi persecutori il peccato della sua morte. È considerato il primo martire cristiano ed è per questo che è anche definito "protomartire"; per questa ragione la sua ricorrenza è stata stabilita il giorno successivo a quello del Natale, che celebra la nascita di Cristo. Tuttavia, non bisogna confondere il primo martire cristiano in assoluto con il primo apostolo a morire per Gesù, ovvero Giacomo, anch'egli morto per lapidazione. Un fatto curioso è la presenza di Paolo di Tarso che stava dalla parte dei persecutori, sebbene non fu uno di quelli che gli lanciò contro le pietre, perché aveva il compito di custodire i loro mantelli, e che qualche tempo dopo si convertì al cristianesimo (San Paolo, noto come il tredicesimo apostolo). La narrazione dell'evento che descrive la morte per lapidazione di Santo Stefano si trova nel libro degli Atti degli Apostoli nel Nuovo Testamento della Bibbia. Si è certi della sua data di morte perché in altre circostanza la morte sarebbe avvenuta per crocifissione, cosa che non poteva avvenire a quel tempo a causa di un vuoto amministrativo.Abbiamo raccolto anche alcune frasi su Santo Stefano.