Il dittatore è una filastrocca di Gianni Rodari contenuta nella celebre raccolta "Filastrocche in cielo e in terra" (Einaudi, 1960). Fino a qualche tempo fa era conosciuta anche con il titolo "Filastrocca del punto".
Indice
Il dittatore: testo
Un punto piccoletto,
superbo e iracondo,
"Dopo di me" gridava
"verrà la fine del mondo!".
Le parole protestarono:
"Ma che grilli ha pel capo?
Si crede un Punto-e-basta,
e non è che un Punto-e-a-capo"
Tutto solo a mezza pagina
lo piantarono in asso
e il mondo continuò
una riga più in basso.
Spiegazione e commento
Dal punto di vista grammaticale il punto (.) è un segno di interpunzione che ha come scopo quello di indicare la fine di una frase, e anche quello di indicare una lunga pausa prima dell'inizio di una nuova frase. Dunque, attraverso questa filastrocca i bambini imparano in modo giocoso cos'è il punto. Quando da grandi gli stessi bambini rileggeranno la stessa filastrocca noteranno che il punto a livello metaforico è paragonato a un dittatore.Un dittatore è un individuo che detiene il potere assoluto e autoritario su una nazione, allo stesso modo il punto impartisce l'ordine di chiudere una frase.
Dato che la storia passata con la seconda guerra mondiale, ci ha mostrato il dittatore tedesco Hitler e quella recente, il dittatore russo Putin (in riferimento alla guerra in Ucraina), è facile pensare che in futuro ci saranno altri dittatori, dato che la storia è destinata a ripetersi nel tempo per il semplice fatto che l'uomo non sempre riesce ad imparare dai propri errori.
L'autore, tende a sminuire la figura del punto e, di conseguenza quella del dittatore, affermando che anche se i dittatori sono superbi e iracondi, alla lunga rimarranno soli (perdono amici e alleati) e il mondo continuerà ad andare avanti anche senza di loro. Nel caso del punto, a livello grammaticale dice che il testo non si arresta ma riprenderà una riga più in basso; nel caso del dittatore, verranno organizzate nuove elezioni per scegliere un nuovo capo di Stato.