Siamo in piena notte e il poeta osserva un pino curvato come chi avvicina l'orecchio per ascoltare con maggiore attenzione. Sopra di esso ci sono gli uccelli che svolazzano e fanno sentire il loro battito d'ali. Il poeta si paragona proprio a questo pino affermando che anche nel suo cuore sospeso nell'oscurità vi è un nido ed è in ascolto proprio come il pino.
Tutte le figure retoriche
In questa pagina trovate tutte le figure retoriche della poesia Rifugio d'uccelli notturni di Salvatore Quasimodo. La figura retorica più importante è sicuramente l'analogia che regge tutto il testo. Per un'analisi dei temi trattati più approfondita vi rimandiamo alla scheda principale → Rifugio d'uccelli notturni - Quasimodo.Personificazione
La personificazione è quella figura retorica che consiste nel conferire ad elementi non viventi capacità tipiche degli esseri viventi. In questo caso è la capacità di ascoltare, nel primo caso è riferito al pino (v.2) e nel secondo caso al cuore (v.9).ascolta l'abisso
in ascolto
Metafora
Nel v.5 l'ora viene espressa descrivendone l'altezza, dato che non è l'unità di misura del tempo si tratta di una metafora in quanto fa riferimento all'ora più profonda della notte.nell'ora più alta
Nel v.7 il poeta dice che il suo cuore proprio come il pino ha un nido. Tuttavia, cuori con un nido non se ne sono mai visti e pertanto si tratta di un'altra metafora.
Ha pure un suo nido il mio cuore
Analogia
Le numerose connessioni fra il pino e il cuore vanno a creare la figura retorica dell'analogia."pino" (v.1)
"cuore" (v.7).
Enjambement
Per tre volte nel testo il verso viene interrotto per poi continuare in quello seguente."l'abisso / col fusto piegato" (vv. 2-3)
"risuona / d'un batter d'ali" (vv. 5-6)
"il mio cuore / sospeso" (vv. 7-8).