Il sonetto parla di un amore che è finito, un sentimento così potente che cambia completamente la prospettiva del poeta sul mondo. Le immagini delle onde e del vento rappresentano la sua disperazione profonda. Il poeta si trova in esilio volontario a causa della situazione politica che vede l'ingresso degli austriaci in Italia, ma questo significa anche essere lontano dalla donna che ama e si sente in colpa verso di lei per aver scelto di abbandonarla.
Meritatamente , però ch'io potei: figure retoriche
In questa pagina trovate tutte le figure retoriche contenute nel sonetto Meritatamente , però ch'io potei di Ugo Foscolo. Tra le figure retoriche più importanti individuate nel testo segnaliamo la personificazione e l'anastrofe. Per leggere testo, parafrasi e commento della poesia vi rimandiamo invece alla scheda principale di Meritatamente , però ch'io potei.Allitterazione
L'allitterazione della R è presente nei primi due versi e serve ad aggiungere una sorta di ruvidezza o asprezza al tema trattato."meritatamente, però" (v.1)
"abbandonarti, grido, frementi" (v.2)
L'allitterazione della S è presente nella parte centrale del testo, più precisamente nei versi vv. 4-5. Serve ad accentuare il senso di lamento e tristezza nel testo attraverso il suono sibilante della "S" che crea un'atmosfera di sospensione, malinconia e dolore.
sperdono, soldi, sperai
Negli ultimi due versi è presente l'allitterazione della M e della N.
"speme, amor, ombre, inferne, seguirammi, immortale, onnipotente" (vv. 13-14).
Personificazione
Nel v.4 i venti del Tirreno sono definiti sordi perché disperdono i pianti del poeta senza "sentire" il dolore che egli sta provando.sordi
Anastrofe
Nel v.4 le due parole sono scritte in ordine invertito, l'ordine corretto sarebbero dovuto essere "i venti del Tirreno".del Tirreno i venti
Nel v.8 l'ordine delle parole è invertito per attirare l'attenzione sul pronome personale complemento "me" così da rendere più evidente al lettore il suo senso di colpa. Infatti, avrebbe dovuto scrivere "sospirando me", che vuol dire "ansimando me" oppure "rimpiangendomi".
Me sospirando
Anafora
Nei versi v.5 e v.9 viene ripetuto lo stesso verbo all'inizio del verso.Sperai
Iperbato
Nei vv.10-11 l'aggettivo eterne è riferito alle foreste.e le eterne ... foreste
Similitudine
Nel v.11 il poeta si paragona a una fiera, termine per molti è noto per il primo canto dell'inferno dantesco, e vuol dire a una bestia selvatica. L'aggettivo dimostrativo "qual" ha la stessa funzione del "come".qual fiera
Metafora
Nel v.12 è presente una metafora dato che le cose elencate possono consolare il cuore solo metaforicamente parlando, e sempre metaforicamente il cuore è definito sanguinante, ovvero lacerato dalla sofferenza.Sarien ristoro al mio cor sanguinente
Enjambement
Di seguito trovare i versi e le parole che vengono spezzate per poi continuare nel verso successivo."potei / abbandonarti" (vv. 1-2)"frementi / onde" (vv. 2-3)
"i pianti miei / sperdono" (vv. 3-4)
"queste / rupi" (vv. 9-10)