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Carta canta e villan dorme: significato

Perché si dice carta canta? E cosa vuol dire villan dorme? Eccovi il significato di questo popolare detto.
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Carta canta è la versione abbreviata di un popolare proverbio italiano che recita "Carta canta e villan dorme". Di seguito trovate la spiegazione del proverbio, l'origine, la variante latina e in quale contesto potrebbe essere utilizzato.





Carta canta: significato

Per spiegare questo proverbio conviene dividerlo in due parti: "Carta canta" e "villan dorme". Con l'espressione "carta canta" si sta facendo riferimento all'importanza di un documento scritto, che ha valore anche nel tempo, per esempio un contratto di lavoro, l'accordo per l'acquisto di un veicolo, un estratto conto e così via. Con l'espressione "villan dorme" si fa riferimento all'antica figura del villano, il cui termine è oggi noto come cattivo, persona rozza e maleducata, mentre il significato arcaico era quello di contadino del Medioevo, abitante della villa, cioè della campagna. Dunque, il significato generale del proverbio è che il villano può dormire sonni tranquilli perché possiede un documento cartaceo che "canta", cioè che rimane (almeno finché se lo tieni ben stretto) e può dimostrare qualcosa, non come le cose dette a voce che possono essere dimenticate o travisate. All'epoca, i contadini erano per la maggior parte analfabeti e per loro era importante potersi tutelare facendo affidamento a un documento scritto da qualcuno di cui si potevano fidare o da un'autorità, altrimenti firmando documenti che non erano in grado di leggere e di capire il rischio era quello di essere raggirati col rischio di perdere dei possedimenti.



Origine

L'origine del proverbio è antica, risale al tempo del Medioevo per la figura del villano, colui che viveva nella villa, ovvero nella campagna.

Di questo proverbio esiste una variante latina ancora più antica, ma che riprende lo stesso concetto, ed è la seguente: "verba volant, scripta manent" (le parole volano, gli scritti rimangono).

Un'altra possibile origine potrebbe essere quella legata al suono della carta quando viene sfogliata, quindi quando la carta fa quel tipico rumore quando è mossa, si dice che sta "cantando".



Uso

Eccovi alcuni possibili esempi di dialoghi in cui potrebbe essere utilizzato questo detto proverbiale, che però precisiamo è maggiormente usato nella sua forma abbreviata.
Non è possibile che non ti è arrivato il bonifico. Questo è il mio estratto conto e si vede che te l'ho inviato una settimana fa. Carta canta!
Ti ricordi che avevamo fatto una scommessa? Ecco, e l'ho vinta e mi devi 10€. Fai il finto tonto che non ricorda? Tengo ancora i messaggi salvati della nostra conversazione. Carta canta e villan dorme!



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